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Modena: Aikido Koshukai e Enbukai in memoria di Tittarelli Shihan

Domenica 16 dicembre 2018 si è svolto a Modena, nella spaziosa struttura della Polisportiva Alfeo Corassori di via Newton, un koshukai (seminario) di Aikido Tradizionale della Scuola di Iwama - Dento Iwama Ryu Aikido diretto da Alberto Boglio Shihan (6° dan Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai, direttore tecnico nazionale del Dento Iwama Ryu Aikido CSEN).

I partecipanti nella rielaborazione grafica di Iwama Ryu Art by Chino Yuen.
I partecipanti nella rielaborazione grafica di Iwama Ryu Art by Chino Yuen.

Il tatami modenese ha ospitato più di una quarantina di praticanti provenienti da tutta la penisola (erano presenti aikidoka dell'ospitante Emilia Romagna, dalla Sicilia, dalla Campania, delle Marche, del Lazio, del Piemonte, della Lombardia e del Friuli Venezia Giulia), che si sono riuniti sotto la guida del maestro Boglio nel ricordo e in memoria di Alessandro Tittarelli Shihan, 8° dan ISSASK, scomparso prematuramente il 30 settembre 2018. 

Foto: Ivano Rugo
Foto: Ivano Rugo

Come da tradizione il programma - spalmato sulle due sessioni principali della mattina e del pomeriggio - si è mosso tra lo studio delle tecniche a mani nude (taijutsu) sia in piedi (tachiwaza) che nella forma accosciata (hanmihandachi e suwariwaza), l'analisi dei movimenti con le armi (bukiwazacome il bokken - la spada di legno tradizionale - e l'applicazione di alcune tecniche di disarmo (bukidori) da attacco con il bastone corto (il jo).

La conclusione dell'Enbukai nel saluto dei Senpai: Alberto Boglio Shihan, Stefano Di Carlo, Danilo Di Teodoro e Sergio Ravazzoni. (Foto Ivano Rugo)
La conclusione dell'Enbukai nel saluto dei Senpai: Alberto Boglio Shihan, Stefano Di Carlo, Danilo Di Teodoro e Sergio Ravazzoni. (Foto Ivano Rugo)

Al termine della sessione della mattina, si è svolta una composta cerimonia privata, un enbukai (dimostrazione) in memoria del maestro Alessandro Tittarelli, in occasione della quale ciascuno dei dojo-cho (insegnanti titolari di un dojo) presenti ha proposto alcune brevi tecniche a propria scelta, a dimostrazione del livello di pratica raggiunto in seno al proprio dojo. Il fine dell'enbukai, come da tradizione nella Scuola di Iwama, non era quello di sfoggiare rocambolesche doti o straordinarie abilità, quanto piuttosto di testimoniare sobriamente quanto solida e consolidata fosse la propria pratica quotidiana, al cospetto del Maestro.

A seguire, negli scatti di Ivano Rugo, una sintetica fotocronaca dell'enbukai. Le foto sono proposte in sequenza cronologica, a partire dalle dimostrazioni dei gradi più bassi (nidan) e finire con i gradi più alti (rokudan).

Per l'Aiki Shuren Dojo Trieste erano presenti al koshukai Silvia D'Arrigo ed Enrico Neami dojo-cho. All'enbukai sono stati da loro presentati i kumijo yon e yon no ni con alcuni henka no jo: lo studio di queste forme di aikijo era stato infatti affrontato in uno degli ultimi koshukai diretti da Alessandro Tittarelli Shihan e, pertanto, si è voluto figurativamente mostrare al Maestro quanto e come si fosse da lui appreso.

A margine del koshukai ha anche avuto luogo una importante riunione di coordinamento tra dojo-cho italiani sottesa ad impostare le linee programmatiche dell'attività nazionale ed internazionale del gruppo Dento Iwama Ryu Italia per il prossimo anno d'attività 2019.

@EnricoNeami